Il Bilancio Sociale
Cos’è un Bilancio Sociale
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Il Bilancio Sociale rappresenta lo strumento innovativo con cui raccontare ed identificare il valore aggiunto generato dall’attività attraverso una visione non meramente economica, e permette di capire come questo valore viene distribuito nella comunità di riferimento.
Oggetto della rendicontazione sono, oltre alla mission, alle strategie e ai programmi, anche l’impiego delle risorse, i risultati prodotti dall’attività dell’organizzazione e gli impatti generati.
Il processo di redazione del Bilancio Sociale tiene conto di una prospettiva multistakeholder, ovvero considera le differenti esigenze e aspettative dei portatori di interesse che, direttamente o indirettamente, influenzano l’operato dell’organizzazione e da questa sono influenzati. La decisione di tener conto di una pluralità di interessi offre una dimensione completa dell’agire dell’organizzazione, all’interno della quale ogni giorno si sviluppano molteplici relazioni.
La rendicontazione sociale è un elemento determinante nella creazione di fiducia per ogni organizzazione. Proprio per questo il Bilancio Sociale diventa uno strumento utile di coinvolgimento interno ed esterno, in grado di far riflettere sulla propria governance e implementare una comunicazione non autoreferenziale.
Da questo processo deriva una maggiore comprensione dell’operato dell’organizzazione e una consapevolezza sull’identità e le relazioni intrecciate.
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Trasparenza
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Diffondere la fiducia
Il Bilancio Sociale svolge un’importante funzione di accountability. Rendere conto e spiegare il proprio operato è un dovere e una responsabilità nei confronti degli stakeholder.
Consapevolezza
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Riflettere sull’operato
La dichiarazione di strategie, obiettivi e programmi futuri consente di monitorare il grado di conseguimento della mission e degli impegni assunti e di capire se i valori dichiarati sono poi concretizzati. Riflettere sul proprio operato significa anche valutare i risultati ottenuti e gli effetti prodotti.
Completezza
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Quadro informativo completo
Le sole informazioni economiche e finanziarie contenute nel bilancio d’esercizio non considerano gli aspetti di natura sociale ed ambientale, per cui sono limitate e inadeguate a rappresentare il valore aggiunto di un’organizzazione. È necessario cogliere tutte le dimensioni (economica, sociale, ambientale) per esprimere una visione completa e complessiva dell’agire.
Legittimazione
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Affermare la relazione sociale
Capire quanto le aspettative degli stakeholder sono state prese in considerazione; dichiarare chi siamo e cosa vogliamo fare; affermare identità e valori. Sono tutti elementi che contribuiscono alla diffusione di legittimazione e consenso, sul territorio di riferimento.
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Da https://www.bilanciosociale.net
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Bilancio sociale CEMI 2023
PREMESSA
Vorrei introdurre questo bilancio citando Annie Murphy Paul, una giornalista scientifica che ha pubblicato un lavoro integrato e molto utile sugli studi e le scoperte più recenti sul nostro cervello.
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“La ricerca più recente prodotta in tre aree di indagine correlate ha mostrato, in modo convincente, la centralità delle risorse extraneurali nei nostri processi di pensiero. In primo luogo, ci sono gli studi dedicati alla embodied cognition (cognizione incarnata), che riguardano il ruolo del corpo nel nostro pensiero: per esempio, il fatto che compiere dei gesti con le mani aumenta la fluidità del discorso e migliora la comprensione di concetti astratti. In secondo luogo, ci sono gli studi dedicati alla situated cognition (cognizione situata), che considerano l’influenza del contesto ambientale sul nostro pensiero: per esempio, come i segnali provenienti dall’ambiente, che trasmettono un senso di appartenenza, o un senso associato al controllo personale, migliorano le nostre prestazioni in quella dimensione spaziale. In terzo luogo, ci sono gli studi dedicati alla distributed cognition (cognizione distribuita), che prendono in considerazione gli effetti prodotti dal fatto di pensare insieme agli altri: si pensi, per esempio, al modo in cui le persone che lavorano in gruppo possono coordinare le loro singole aree di competenza (un processo chiamato “memoria transattiva”), oppure a come i gruppi possono lavorare insieme producendo risultati che vanno al di là dei contributi individuali offerti dai singoli membri (un fenomeno noto come “intelligenza collettiva”). Nel loro complesso questi contributi sembravano indicare che sono le cose fuori dalle nostre teste a renderci intelligenti, una prospettiva che ha enormi implicazioni per quel che riguarda ciò che attuiamo nell’ambito dell’istruzione, in contesti professionali e nella nostra vita quotidiana.“
Con queste consapevolezze cerchiamo di rendere conto della complessità di quello che facciamo ogni giorno con la nostra piccola e amata cooperativa con la quale abbiamo sempre avuto l'ambizione di cambiare il mondo, per renderlo un posto migliore, partendo da noi e mettendo tutte le nostre conoscenze al servizio del prossimo, per renderci reciprocamente più felici, più grate, più comprensive, più vive; perché questo cervello che vive sempre di più connesso al mondo ne trovi uno accogliente, soprattutto per le generazioni che verranno.
La presidente
Irene Elena